La diceria dell'untore fu una credenza popolare, diffusasi soprattutto durante le epidemie di peste del XVII secolo, secondo cui esistevano individui, gli "untori", che deliberatamente spargevano il contagio attraverso l'unzione di porte, muri, vestiti e altri oggetti con sostanze appositamente preparate. Questa credenza, alimentata dalla paura e dall'ignoranza, portò a processi, torture e condanne a morte.
Caratteristiche Principali:
Aspetti Psicologici e Sociali:
La diceria dell'untore rappresenta un esempio di come la paura e l'ignoranza possano generare fenomeni di psicosi collettiva. Il bisogno di trovare un capro espiatorio per una calamità incomprensibile portò alla creazione di una figura mostruosa, l'untore, su cui proiettare la colpa e la responsabilità per la malattia.
Importanza Storica:
La diceria dell'untore costituisce un importante capitolo della storia della medicina, della psicologia sociale e della cultura popolare. Essa testimonia la difficoltà dell'uomo di fronte all'ignoto e la sua tendenza a cercare spiegazioni semplici e rassicuranti, anche quando queste si basano su pregiudizi e superstizioni. L'analisi di questo fenomeno storico può aiutare a comprendere meglio le dinamiche sociali che si innescano in situazioni di crisi e a prevenire il ripetersi di simili episodi.
Concetti chiave:
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